Musica, emozioni e atmosfere: playlist per freelance

di Maria Elena Marras

E insomma, eccoci qui. Ancora nel pieno delle feste natalizie più insolite che avremmo pensato di trascorrere. Se sei d’accordo, comincerei col farci i complimenti a vicenda per averle affrontate fin qui senza danni, nonostante tutto. Ma anche tirando un sospiro di sollievo per aver evitato cene, cenette, cenoni con quei parenti che tra un’Ave Maria e un Padre Nostro ci ricordano che, in fondo, se affondano i barconi nel Mediterraneo, che ci frega? Noi abbiamo cose più importanti a cui pensare, tipo i piani diabolici delle case farmaceutiche che ci vogliono iniettare il 5G coi vaccini e il microchip… no, aspe’, com’era? Vabbé, mi hai capito.

Ma non è questo il punto quindi, dopo queste considerazioni tra il serio e il faceto, ti racconto perché sono qui oggi.
Se questo è il calendario del ControAvvento, quindi quello in cui facciamo il contrario di ciò che si fa con quelli dell’Avvento, dovremmo partire – secondo me – dallo smettere di ascoltare le playlist natalizie che ci hanno accompagnato fin qui. Sì, anche io mi sono sentita Last Christmas a ròta, perché sono pur sempre una figlia degli anni 80 e non mi faccio intimidire dal Whamageddon. Ma, proprio per questo, non sarebbe ora di cambiare musica?

Io per lavoro mi occupo di scrittura per i brand, per il marketing, per semplificare, raccontare, creare relazioni, mondi e immaginari. Ma, un po’ per mia inclinazione personale, un po’ perché ho lavorato per diversi anni nella discografia digitale, la musica è parte della mia vita e ne ascolto in continuazione. Molta musica. Molta e diversissima. Molta, diversissima, soprattutto straniera.
Per me la musica è uno stato dell’anima, un non-luogo dove le ispirazioni prendono forma, un terreno di gioco per le emozioni, tutte. Un osservatorio su come mi sento e come vorrei sentirmi, un linguaggio grazie a cui posso provare e comunicare gioia, nostalgia, forza, rabbia, ansia, coraggio, amore, disprezzo. E per questo credo che nel processo creativo, come nella vita, sia qualcosa a cui non posso rinunciare.

E allora mi sono divertita a creare delle brevi playlist da condividere con te. Playlist che prendono spunto da uno stato d’animo o che vogliono creare un’atmosfera. O anche, solo, che vogliono accompagnare dei momenti in cui ti serve ispirazione o una pausa.
Prima di presentartele una per una, ti dico già che ho cambiato idea non so quante volte sui brani da inserire. Mentre le stai ascoltando, di sicuro, io starò pensando che non ho messo i De La Soul e manco i Joy Division, ma che cretina: nemmeno Tupac e The Cure!
Insomma, potrei anche decidere di aggiungere qualcosa nel tempo, ma mi sono data un limite per non farle durare 4 ore ciascuna.

Bando alle ciance: let the music play.

Cominciamo da quelle giornate in cui devi mandare un preventivo a un* cliente che ti piace un sacco, con cui vorresti proprio lavorare. Quando ti serve la carica, la motivazione, lo stato d’animo di chi sente la fiducia nel cuore. Beh, con questa playlist spero di darti un po’ di carica. Daje. 

Se poi succede che il preventivo non è stato accettato, un* collega di cui ti fidavi ti ha fregato l’idea, hai consegnato un lavoro e il/la cliente ha cambiato delle cose senza dirti niente, peggiorando il risultato finale… puoi sfogare tutta la tua rabbia. 

Se invece il/la cliente il preventivo te lo approva, e lavorate a un progetto che ti piace moltissimo e richiede molta concentrazione e una buona dose di introspezione? Di quelli in cui serve un ritmo più lento, più riflessivo con cui seguire un flusso di pensieri, trovare la quadra tra le emozioni e l’analisi. In tal caso, vedi se funziona questa playlist qui. 

Non di solo lavoro vive il freelance. Quando ti ricordi che questo 2020 ci ha scombinato tutti i piani e obbligato a lasciare in sospeso per un po’ alcune abitudini, lo so che la lacrimuccia bussa. Magari per quelle persone a cui vuoi bene e che non puoi vedere e abbracciare, per quei viaggi che facevi e che ora sono ricordi preziosi. Io voto per il pianto liberatorio e con questa playlist il mio obiettivo è proprio quello di dirti che se sei triste, se ti manca una persona, se la malinconia è la tua amica di oggi, benvenut* nel club. Perché ‘sta cosa che dobbiamo essere sempre sorridenti la possiamo anche mandare a quel paese, insieme al 2020, dai. 

Che tu stia cercando ispirazione o, semplicemente, voglia stapparti una birra e lasciare che la tua mente vaghi in una dimensione tra sogno e realtà, ho provato a mettere insieme un po’ di suoni che potrebbero fare al caso tuo. Ah, il bello è che è tutta roba legale. 

E se sei tra le fortunate persone che passano questo periodo con la dolce metà o hanno conosciuto da poco una persona e possono invitarla a cena (a casa, certo), potevo non pensare a una playlist che sprizzasse cuoricini, (ma pure ormoni, va’) da ogni nota? Figurati. Quindi stappa il vino, accendi le candele et voilà. 

Chiudo e ti saluto, con una dedica a un luogo che in questo 2020 è stato lo scenario più consueto e che, con buona probabilità, sarà quello che vedremo molto anche nel nuovo anno. Un rifugio, un luogo troppo stretto e scomodo, un luogo da cui evadere o da benedire. Un luogo fisico, certo, ma anche del cuore e della mente. Qualsiasi cosa significhi per te casa, spero, con queste canzoni, di farti sentire bene. Di farti sentire a casa.